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Trani – Cgil Bat: Uffici giudiziari di immobili in stato disatroso

15 Gennaio, 2016 | scritto da Damiana Dorotea Sgaramella
Trani – Cgil Bat: Uffici giudiziari di immobili in stato disatroso
Attualità
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Sicurezza degli Uffici Giudiziari di Trani: la Cgil Bat scrive ai vertici del Ministero della Giustizia a Roma, al Presidente ed al Procuratore generale della Corte di Appello di Bari, al sindaco Amedeo Bottaro e per conoscenza al Presidente del Tribunale di Trani, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale ed al Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani per sottolineare, ancora una volta, lo stato disastroso in cui versano gli immobili, ben otto, dove si amministra la Giustizia a Trani.

In particolare, nella missiva si evidenzia che, soprattutto con il cambio delle competenze relative alle spese per il funzionamento degli Uffici Giudiziari passate al Ministero della Giustizia, la carenza di sicurezza degli immobili si è fatta realmente seria e mina l’incolumità di tutti gli operatori giudiziari e dei cittadini che quotidianamente affollano in centinaia le aule del Tribunale.

In più circostanze, le Commissioni di manutenzione e la Cgil Bat hanno evidenziato alcune questioni a cominciare dalla mancanza delle certificazioni di agibilità e degli impianti, la mancanza delle planimetrie dei Palazzi, dei contratti di locazione e la carenza degli spazi, oggi ulteriormente aggravata con l’accorpamento, negli ultimi due anni, delle sezioni distaccate di Tribunale di Barletta, Canosa di Puglia, Molfetta e Ruvo di Puglia, oltre che degli Uffici del Giudice di Pace di Corato, Minervino Murge, Molfetta e Ruvo di Puglia. Senza dimenticare che tra circa un anno ci sarà anche l’accorpamento della ex sezione distaccata di Andria.

Va sottolineato, inoltre, che tanti sono i procedimenti che si sono prescritti per via della rinnovazione delle notifiche che ha interessato gli accorpamenti e tanti sono ancora i cittadini che, per colpa di questa riforma non si vedono ancora riconosciuti i propri diritti. Pertanto, meno giustizia, meno diritti, meno servizi e meno sicurezza per i cittadini.

Infine, nella lettera si denuncia anche la carenza di figure professionali all’interno degli Uffici che abbiamo ruoli tecnici e che possano seguire la manutenzione e la contrattualistica, attività derivante dal passaggio dai Comuni al Ministero della gestione delle spese.

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