“Non c’è nessuna intenzione di sospendere i voli Ryanair. Gli Aeroporti di Puglia ci hanno fatto sapere di aver già pagato le società del gruppo che si occupano di trasporto e promozione turistica di Bari e Brindisi, come previsto dal contratto che nulla c’entra con i voli low cost. Voli, dunque, che possono proseguire regolarmente alle stesse condizioni attuali“.
E’ quanto affermato dal governatore della Puglia, Michele Emiliano, dopo la polemica insorta a proposito della decisione di rinviare l’approvazione della delibera che riguarda il finanziamento, per l’anno 2015, di 13,5 milioni alle società del gruppo Ryanair “per promuovere la Puglia sul proprio sito”.
Sulla vicenda sono scesi in campi anche gli albergatori, mettendo in evidenza il danno economico che una decisone del genere avrebbe avuto per il turismo locale: “La Puglia che lavora e genera reddito con il turismo non può pensare di fare a meno dei voli Ryanair” che hanno “movimentato 3,1 milioni di passeggeri tra Bari e Brindisi”. Lo afferma Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi Puglia, commentando lo stop alla convenzione tra Regione Puglia e Ryanair.
Secondo Caizzi, infatti, lo stop porterebbe in poco tempo alla chiusura di fatto dell’aeroporto di Brindisi e farebbe saltare milioni di investimenti che gli imprenditori hanno impegnato per il 2016.
Il problema nasce, in realtà, perché il governatore e la giunta pugliese si stanno chiedendo se “il desiderio di fare promozione turistica con la società del gruppo Ryanair non rischi di farci commettere irregolarità”.
La Regione ha deciso di condurre un approfondimento istruttorio. Il contratto fra Aeroporti di Puglia e la compagnia aerea, sulla cui regolarità indaga la Procura barese, fu sottoscritto nel 2009 e poi rinnovato nel 2014, nel corso della giunta Vendola.
“Quando poi questo contratto arriva a scadenza nel 2014 – afferma Emiliano – la giunta Vendola lo rinnova autorizzando Aeroporti di Puglia a proseguire per altri cinque anni”. “Prima di confermare questa scelta – rileva – bisogna verificare se questa fase procedurale sia stata espletata regolarmente, visto che si tratta di una ingente erogazione di denaro pubblico e che ci sono indagini in corso“.
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