Duro colpo al settore olivicolo nazionale, e soprattutto pugliese: i nostri produttori agricoli dovranno fare i conti con uno schiaffo morale, ed economico, che proviene direttamente da Bruxelles. Gli eurodeputati della commissione commercio internazionale del Parlamento europeo hanno approvato il provvedimento con 31 voti a favore, sette contrari e una sola astensione, dando il via libera all’arrivo in Europa di 35mila tonnellate di olio tunisino senza che gli importatori debbano pagare alcun dazio.
L’inondazione di olio tunisino sui nostri mercati, a discapito dei nostri produttori agricoli, che peraltro nel Salento sono già alle prese con il problema della Xylella, rischia di essere fortemente penalizzante sul mercato. A nulla sono valsi gli appelli della Regione Puglia al fine di evitare l’irreparabile: la difesa del Made in Italy è uno dei principali fattori che convergono a tutelare il nostro olio e la nostra agricoltura.
La Ue intende agevolare l’economia tunisina messa in ginocchio dai recenti attentati terroristici, con un ulteriore contingente tariffario che si unisce alle 56.700 tonnellate annue già previste dall’accordo di associazione Ue-Tunisia in vigore per ben due anni. Il contingente attualmente in vigore vale da solo il 43,6% dell’export tunisino di olio di oliva, mediamente attestato intorno alle 130mila tonnellate annue e che da Tunisi viene dato in forte aumento per la campagna che sta per iniziare. In Tunisia la produzione media è di circa 200 mila tonnellate, ma quest’anno sarà vicina alle 260 mila, di cui 70mila assorbite dal mercato locale. Per il 2016, la disponibilità ad esportare potrebbe toccare le 190mila tonnellate di olio.
Sono misure queste, che oltre a danneggiare le produzioni degli Stati membri e della Puglia in particolare, non contribuiscono assolutamente a risolvere l’annosa questione occupazionale e non favoriscono in alcun modo programmi di sviluppo endogeno nei Paesi beneficiari.
Ci auspichiamo che le decisioni prese non influiscano in maniera drammatica sugli agricoltori della nostra regione, protagonista internazionale assoluta con l’8% dell’olio extravergine di oliva prodotto nel mondo.
di Damiana Dorotea Sgaramella
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