“E’ di pochi giorni fa la notizia che la Procura di Trani ha contestato a 18 persone a vario titolo, i reati di falso ideologico, abuso d’ufficio, delitti colposi contro l’ambiente e violazione della normativa in tema ambientale relativamente alla combustione di rifiuti operata dalla Cementeria Buzzi Unicem. La magistratura nella sua indagine, ipotizza un disastro ambientale per emissioni inquinanti rivenienti dalla combustione di rifiuti, superiori ai limiti di legge previsti.
E’ giunta l’ora di intraprendere un percorso ambientale virtuoso che porti alla riconversione del sito in modo da tutelare i lavoratori dello stabilimento e soprattutto, la salute dei barlettani”, afferma il gruppo attivisti 5 stelle di Barletta.
“La massiccia presenza di sostanze inquinanti nell’aria sta esponendo infatti la popolazione, a rischi altissimi per la salute, pertanto invitiamo il Sindaco e la sua Amministrazione ad intraprendere azioni forti ed immediate, nell’interesse della cittadinanza – interviene Giacomo DiTrizio – Anzitutto chiediamo al primo cittadino, in qualità di massima autorità sanitaria sul territorio comunale, di emettere un’ordinanza sindacale che imponga il divieto di incenerire rifiuti nella Buzzi Unicem, finché non sarà fatta chiarezza sulle emissioni di sostanze inquinanti oltre i limiti consentiti”.
“Sollecitiamo tutti i consiglieri comunali a discutere ed approvare integralmente quanto prima, le due proposte di delibera popolare sottoscritte da più di un migliaio di barlettani, sull’applicazione della Strategia Rifiuti Zero e su un serio Monitoraggio Ambientale”, conclude Tamara Sarli. “Delibere, che come attivisti 5 stelle Barletta, in collaborazione con il Forum Salute e Ambiente, abbiamo fortemente sostenuto e che riteniamo rappresentino un chiaro segno di discontinuità con le passate amministrazioni”.
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