Focaccia e birra Peroni “ghiacciata”. Il binomio, simbolo della tradizione dello street food pugliese, potrebbe diventare un lontano ricordo.
Il produttore di birre giapponese Asahi Group Holdings, infatti, punta ad acquistare la ‘bionda’ più famosa del sud Italia.
Asahi, secondo quanto riporta il quotidiano giapponese Yomiuri, avrebbe presentato un’offerta per acquistare i marchi Peroni e l’olandese Grolsch di proprietà di SabMiller.
Il prezzo totale si aggira intorno ai 3,12 miliardi di euro (400 miliardi di yen).
Un’operazione che si vociferava da tempo, da quando a dicembre il gruppo anglo-belga Ab Inbev ha annunciato di aver messo sul mercato lo storico marchio italiano.
Le due acquisizioni sarebbero legate alle condizioni di closing di Ab Inbev con SabMiller, in modo da ottenere il via libera dell’Unione Europea. Una fusione quella tra le due aziende che una volta consolidata porterà alla nascita di un colosso che deterrà il 30% del mercato globale della birra, con quote elevatissime in diversi paesi europei. Con l’acquisizione della Peroni, la Asahi punta a crearsi un punto d’appoggio in Europa, dove la sua presenza è piuttosto debole, cercando così di far fronte alla competizione dei grandi produttori.
Se dovesse andare in porto l’offerta di Asahi, si tratterebbe del maggior acquisto oltreoceano della storia da parte di un produttore di birre giapponese.
La Ditta Francesco Peroni nasce a Vigevano, nel 1846.
Meno di un ventennio dopo, nel 1864, Francesco avvia l’attività di una seconda fabbrica di birra a Roma, che delega al figlio Giovanni Peroni, intuendo le potenzialità del mercato della futura Capitale d’Italia.
All’ inizio del nuovo secolo, l’integrazione del business del ghiaccio con quello della birra facilita una diffusione capillare del marchio Peroni nel mercato cittadino e la Birra Peroni assume una posizione leader nel settore birrario in Italia già nel 1913.
Parte, dopo, la fase dell’apertura di nuovi stabilimenti: Bari nel 1924; Napoli nel 1929; Livorno nel 1939. Molti marchi locali vengono assorbiti e le rispettive fabbriche trasformate in centri di imbottigliamento.
Birra Peroni diventa protagonista della storia sociale, culturale ed umana del territorio.
La fine degli anni Sessanta segna anche l’inizio del mito della bionda Peroni, che nasce nel 1967, da una geniale idea del creativo Armando Testa. Il mitico motto “Chiamami Peroni sarò la tua birra” entra nella storia della pubblicità e consegna il marchio Peroni alla leggenda: d’ora in poi, Peroni è sinonimo di birra in Italia.
Tra il 1963 e il 1964, in pieno boom dei consumi birrari, nasce Nastro Azzurro, la birra premium con cui Birra Peroni viene incontro ad un nuovo target di consumatori.
Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta Birra Peroni diviene veicolo del Made in Italy nel mondo e ambasciatrice dell’Italian style, conquistando con Nastro Azzurro mercati importanti negli Stati Uniti, nel Regno Unito ed in Australia.
Nel 2003 Birra Peroni assume definitivamente i tratti di un’azienda globale, entrando a far parte del gruppo SABMiller plc, il secondo produttore mondiale di birra con una diffusione in 80 paesi su cinque continenti.
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