“Liscio come l’olio” è il convegno con cui la masseria Terre di Traiano e il Museo dell’Olio di Andria chiamano a raccolta gli operatori della filiera olivicola – dai piccoli imprenditori agricoli ai consumatori – sul tema della tutela dell’olio extravergine di oliva.
L’appuntamento è per domenica 6 dicembre, dalle 10.30, nelle sale della masseria (contrada Torre di Bocca – Andria). L’evento è organizzato in partnership con il GAL “Le Città di Castel del Monte” di Andria ed in concomitanza con “Frantoi Aperti”, iniziativa della Strada dell’Olio extravergine Castel del Monte giunta alla quattordicesima edizione (con degustazioni a partire dalle 9.30).
Un parterre di autorevoli relatori affronta il tema – spinoso e a tratti controverso – sia dal lato della valorizzazione del prodotto, attraverso la conoscenza delle sue peculiarità, sia da quello della repressione delle frodi commerciali e delle sofisticazioni alimentari, che inquinano il mercato e costituiscono fonte di pericolo per la salute del consumatore.
Ne discuteranno: Maria Lisa Clodoveo, ricercatrice del dipartimento di Scienze tecnologiche e alimentari dell’ateneo barese; Franco Contò, presidente del Consorzio di Tutela dell’Olio extravergine di oliva DOP Terra di Bari e docente presso l’università di Foggia; Giacomo Corcella, funzionario dell’ICQRF Italia Sud-Est – Ufficio di Bari; Paolo De Leonardis, direttore del Gal Le Città di Castel del Monte; Nicola Giorgino, sindaco di Andria; Silvio Lattanzio, assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Andria; Donato Rossi, presidente Confagricoltura Puglia e il prof. Ugo Rovigatti, associato di Biologia molecolare dell’università di Firenze.
Il tema si è imposto all’attenzione dell’opinione pubblica, proprio alla luce di una recente nota diffusa dall’Ansa. Lo scorso 11 novembre, l’autorevole agenzia di stampa annunciava di una “presunta” frode commerciale nel comparto olivicolo, proprio a ridosso della campagna olearia 2015. Sul “caso” indaga ancora la Procura di Torino.
“Viste le recenti cronache, riteniamo opportuno, se non necessario – dichiara il patron del Museo dell’Olio, Ascanio Spagnoletti Zeuli – offrire a tutti gli attori della filiera uno spazio di approfondimento, confronto e dibattito sulle frodi che l’olio extravergine subisce, come pure sugli strumenti della repressione verso cui guardiamo con fiducia”.
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