Il mestiere del futuro? Potrebbe essere “l’insetticoltore”: chi alleva insetti per uso alimentare da vendere alle popolazioni e agli immigrati asiatici che li impiegano nelle loro tradizioni alimentari e forse da proporre anche agli occidentali che vogliono sostituire le proteine della carne.
L’idea è di Michele Agostinacchio, uno studente dell’Istituto superiore Alessandro Volta di Bitonto (BA), che oggi ha vinto il concorso dal titolo “Il lavoro del futuro” indetto dai Giovani Imprenditori di Confindustria Bari e BAT, in collaborazione con UMANA. La premiazione si tenuta in occasione la 22^ giornata nazionale Orientagiovani di Confindustria, evento annuale dedicata all’incontro tra imprenditori e giovani.
Attraverso video, slides e racconti i ragazzi di alcuni Istituti tecnici hanno immaginato e descritto 11 figure professionali che ancora non esistono, ma che potrebbero diventare presto una concreta realtà.
“Abbiamo premiato un’idea originale e solo apparentemente peregrina, perché le prospettive di mercato, in quest’epoca di migrazioni e di imprese globali, ci sono”, ha dichiarato Lilli Totaro, presidente dei Giovani Imprenditori nell’assegnare il premio.
Una menzione speciale è stata attribuita ad altri 3 progetti, che sono molto piaciuti alla giuria di imprenditori composta a Clotilde Bellizzi, Cesare De Palma e Antonio Sacchetti: la “Scuola guida per droni” di Michele Volpe (ITT A. Volta Bitonto), un centro di addestramento che si renderà presto necessario per disciplinare il passaggio di droni “consegna pacchi” nell’aria delle nostre città; i 5 mestieri legati all’e-sports, ossia il giocatore, l’allenatore, il manager, l’arbitro e il telecronista di campionati di videogiochi , immaginati da Nicola Delle Foglie (IISS Panetti-Pitagora Bari); e il Service 3D, il manutentore di macchinari e impianti che, grazie ad un software, utilizza un video tridimensionale e interattivo anziché i tradizionali e voluminosi manuali tecnici, ideato da Domenico Borracci (IISS Da Vinci-Maiorana Mola di Bari).
In queste idee la giuria ha riconosciuto tutte attività lavorative di cui già cominciano ad affacciarsi sul mercato i primi segni e di cui è molto probabile prevedere una ampia diffusione nei prossimi anni.
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