Storie d’Europa, per una volta, rigorosamente in italiano. Stefano, Alberto, Stephan e le cartoline da Bruxelles, Lisbona e Montecarlo, tre posti mica male, tre squadre di lusso che hanno creduto in Okaka, Aquilani ed ElSharaawy.
In estate non è che i tifosi dell’Anderlecht fossero scesi in strada per festeggiare l’arrivo di Stefano, in pratica nessuno sapeva chi fosse, adesso però se ne sono accorti visto che Okaka ha già segnato sette gol in tredici partite, compreso quello che ha schiantato il Tottenham, non una squadra qualsiasi. Si sbatte come un difensore, corre dappertutto e poi, quando arriva la palla buona, fa il centravanti vecchia scuola, anche senza scarpa, chi se ne frega…
Ah, così per dire, l’Anderlecht l’ha preso dalla Samp per tre milioni, una cifra che in serie A per Stefano, forse, si poteva anche spendere!
Il cartellino di Aquilani, invece, allo Sporting Lisbona non è costato proprio niente. Alberto è arrivato in Portogallo gratis, da svincolato, e, nella squadra che aveva lanciato gente come Cristiano Ronaldo o Figo, Aquilani sta dimostrando che a trentuno anni non puoi essere finito.
Contro lo Skenderbeu ha giocatoda regista vero, rigore perfetto con quel piedino che magico lo è sempre stato.
https://www.youtube.com/watch?v=Jptf36pDzSo
Un’altra rivincita se l’è presa ElSharaawy, non con l’Italia, o meglio, non solo, perché a criticarlo, qualche giorno fa, era stato il suo allenatore al Monaco, Leonardo Jardim, che in conferenza stampa aveva detto di non considerare Stephan un leader ma un ragazzo che deve ancora crescere.
Detto, fatto. Assist decisivo per la vittoria contro il Qarabag.
Italiani d’Europa, una sensazione davvero niente male.
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